La nascita di Uni Ter Arese

La storia

La Genesi dell'UNI TER

L'origine

Comunicato stampa

a cura di Paola Toniolo
Aprile 2024

Statuto

Uni Ter
Luglio 2022

Attività e statistiche

26° Anno Accademico
Giugno 2023

Elenco Convenzioni

Uni Ter
Ottobre 2023

Cariche Sociali

Uni Ter
Settembre 2023

Soci fondatori

Uni Ter
Ottobre 2013

Vademecum

Uni Ter
Settembre 2019
La storia

La nascita di Uni Ter Arese

Negli anni precedenti al 1997 era diffusa fra gli aresini l'abitudine di frequentare la ben avviata UTE di Rho, ma nell'ottobre del 1997 un gruppo di 10 volonterosi si è costituito ad Associazione con la finalità di fornire a costo zero cultura ed attività collaterali nel più puro sprito del volontariato utilizzando le abbondanti risorse umane e culturali presenti sul territorio aresino.

Da allora abbiamo confermato la validità della formula che, per quanto potesse sembrare utopistica, si è dimostrata vincente. Il numero dei partecipanti e quello delle attività è cresciuto costantemente, e ci auguriamo che l'apporto di idee sempre nuove, di nuovi soci e di nuovi collaboratori, ci consenta di raggiungere il secondo decennale di vita della nostra Associazione.

Sin dal 1998 Uni Ter ha inoltre ottenuto il patrocinio del Comune di Arese con le cui Amministrazioni è nata e continua una proficua collaborazione.

Quella che segue è la copia dell'Atto Costitutivo della nostra associazione

Le origini

La Genesi dell'UNI TER

A cura di Salvatore Cangemi

Probabilmente molti, tra i soci della nostra Associazione, sanno che l’Uniter è nata ufficialmente il 15 ottobre 1997, con la firma dell’Atto Costitutivo da parte dei soci fondatori, che sono stati anche, per i successivi due anni, i componenti de Consiglio Direttivo, che allora, in base allo Statuto vigente, si chiamava Comitato Promotore. Con me, Presidente, c’erano Laura Cannella Clamer, Vice Presidente, Alessandro Rampichini, Segretario, Giampiero Dell’acqua, Tesoriere, e Max Albano, Alberto Banal, Vittorio Mucci, Giorgio Schinelli, Emilio Tacconi e Lionello Turrini. Questa è la scheda di nascita dell’Uniter e da quella data comincia la nostra storia.

Pochi però sanno quale è stata la lunga e impegnativa gestazione di quella nascita e credo che valga la pena di raccontarla, dopo oltre venti anni, almeno a futura memoria. Essa è iniziata oltre tre anni prima, e precisamente nell’aprile del 1994 quando, al termine della mia attività lavorativa, mi sono ritrovato in una Arese povera di iniziative culturali e di momenti socializzanti, una specie di “città dormitorio”, impostata su una serie di villaggi residenziali concentrati su sè stessi, con scarsa comunicazione tra loro, e tributarie della vicina metropoli sia sotto l’aspetto lavorativo (soprattutto dopo la progressiva riduzione dell’attività dell’Alfa Romeo a seguito del suo assorbimento nella Fiat) che sotto quello culturale.

Questa situazione, di cui ero cosciente fin da prima di lasciare il lavoro, mi aveva indotto a pensare che per risvegliare la nostra città sarebbe stato utile creare qualcosa che la aiutasse a prendere coscienza di essere ormai matura per diventare una “comunità” degna di questo nome, dotata di attività culturali e di iniziative socializzanti adeguate a tale nuova realtà. “Qualcosa” va bene, ma cosa? Ecco l’idea: una Università della Terza Età, come quelle che recentemente erano sorte a Milano e nei nostri dintorni, anche in città vicine ad Arese come, ad esempio,Rho.

A Rho, da alcuni anni, esisteva l’ULTE (Università Libera della Terza Età), diretta dal Presidente prof. Fernando Meda e animata soprattutto dalla Vice Presidente prof. Bruna Montessori (nipote della celebre pedagogista Maria Montessori), vera colonna portante dell’Associazione, per la quale operava sia come docente dei corsi di Letteratura italiana, sia come conferenziera su vari temi di attualità. Tra i frequentatori dell’ULTE, provenienti, oltre che da Rho, da vari paesi della zona, c’era anche un nutrito manipolo di aresini, all’incirca un centinaio.

Io ho iniziato a frequentare le conferenze e i corsi dell’ULTE nell’ottobre del 1994, sia per conoscerne l’organizzazione e il funzionamento, sia per avvicinare i colleghi aresini e saggiarne la disponibilità a collaborare nella creazione di una analoga istituzione ad Arese. Sin dall’inizio, una volta approfondita la conoscenza del dirigenti dell’ULTE, non ho esitato a informarli delle mie intenzioni in proposito e a chiedere, per quanto possibile, la loro collaborazione. All’inizio, Meda e Montessori, pur con molta cortesia, hanno mostrato una certa ostilità verso i miei propositi, anche perché l’idea di perdere una quota qualificata di un centinaio di soci, in un contesto complessivo di circa quattrocento iscritti, non era loro molto gradita Nel corso del tre anni successivi, tuttavia, essendo nel frattempo aumentata la partecipazione degli iscritti sin verso i cinquecento soci, i dirigenti dell’ULTE, gradualmente, hanno considerato con maggiore disponibilità la mia idea e anzi, verso la primavera del 1997, come vedremo, hanno addirittura offerto la loro collaborazione alla realizzazione dell’iniziativa.

Oltre l’iniziale ostilità dei dirigenti dell’ULTE, c’erano però anche altre difficoltà da superare, come la disponibilità dell’amministrazione comunale aresina a collaborare, l’esistenza di una sede adeguata, la ricerca sul posto di docenti e di conferenzieri validi e la formazione di un primo gruppo di persone disposte a rischiare un esperimento innovativo dall’esito incerto. In quell’epoca ad Arese esistevano ancora poche organizzazioni di volontariato e la Giunta comunale, impegnata a risolvere ben altri problemi politici e amministrativi, prestava poca attenzione a questioni di questa natura. L’unico spazio associativo disponibile era quello ubicato a piano terra dell’edificio di Via Col di Lana 10 (sotto l’attuale sede del Poliambulatorio) ed era stata messa a disposizione del Gruppo Anziani, che la utilizzava soprattutto per giochi di carte e altre attività nei pomeriggi feriali.

Per iniziare a sperimentare la reazione dell’ambiente cittadino alla realizzazione dell’iniziativa che avevo in mente, nella primavera del 1995, ho provato ad organizzare ad Arese un primo ciclo di dieci conferenze su temi di attualità culturale. Per l’organizzazione mi sono avvalso anche della collaborazione di un gruppo di amici (costituito da Enzo Corsi, ex sindaco di Arese, Emilia Ferraris e Giorgio Schinelli), che mi hanno aiutato a definire il programma e a reperire i vari conferenzieri, scelti tra personaggi qualificati della zona e miei vecchi amici del periodo universitario.

Abbiamo quindi chiesto all’amministrazione comunale la disponibilità per un paio d’ore di un pomeriggio alla settimana (il mercoledì) della sede del Gruppo Anziani, i quali hanno accettato, pur con qualche mugugno, di ritardare l’inizio dei loro giochi per il tempo necessario per le conferenze, e anche diversi tra loro ne hanno approfittato per seguire, con una certa curiosità, le conferenze stesse. L’esito di questo primo esperimento è stato buono e ci ha incoraggiato a ripeterlo, con crescente successo, anche negli anni successivi, tanto più che nel frattempo l’amministrazione comunale si era rinnovata e la Giunta, presieduta dal nuovo Sindaco, Rosella Ronchi, si dimostrava più sensibile verso le esigenze del volontariato. Su nostra istanza, tra il ’96 ed il ’97, era finalmente stato messo a disposizione delle Associazioni un nuovo spazio, utilizzando allo scopo la sede della vecchia Biblioteca ubicato in Viale Resegone, opportunamente ristrutturato e denominato, appunto, Forum delle Associazioni.

Avvalendoci di tale possibilità, il ciclo delle conferenze primaverili del 1997 si era svolto nella nuova sede ed aveva dimostrato che l’interesse dei cittadini aresini era aumentato e che il tempo era finalmente maturo per procedere verso un passo ulteriore. Tra i conferenzieri del nuovo ciclo avevano voluto inserirsi anche il prof. Meda e la prof. Montessori, ormai convinti dell’ineluttabilità della creazione nella nostra città di una nuova Istituzione simile alla loro e del conseguente distacco degli aresini dall’ULTE.

La rimanente parte del ’97, ed in particolare di quell’estate, fino al fatidico 15 ottobre, fu dedicata alla stesura del primo Statuto dell’Associazione, alla ricerca, tra i personaggi più qualificati di Arese (docenti, giornalisti, professionisti, dirigenti, soprattutto quelli ormai in pensione) dei potenziali docenti e conferenzieri, ed alla selezione, tra gli ex soci aresini dell’ULTE (che si trasferirono praticamente in blocco da noi) nonché tra gli amici e i cittadini convinti della validità dell’iniziativa, di coloro che ho citato all’inizio e che, insieme a me, furono i cofondatori dell’UNI TER. Tutti gli interpellati, senza eccezioni, risposero positivamente e accettarono di collaborare con entusiasmo, ed in modo volontario e gratuito, come era previsto dallo Statuto.

Il resto, compresi i grandi problemi organizzativi e le tante difficoltà successivamente affrontati, e per trovare una sede adeguata e per far crescere in continuazione, anno dopo anno, fino ad oggi, la nostra Associazione, costituisce ormai la storia dell’UNI TER.

a cura di Paola Toniolo

Comunicato stampa

 Aprile 2024

Attività e conferenze di aprile 2024

Le attività dell’UNITER non rallentano neppure a fine anno accademico, in cui mostre e viaggi continueranno in aprile con un mini viaggio di due giorni al Principato di Monaco e in Liguria alla Villa Hanbury, con i suoi magnifici giardini, e a Finalborgo, uno dei borghi più belli d’Italia, oltre agli immancabili spettacoli teatrali e alle visite guidate a mostre e a luoghi di interesse sul territorio.

Nell’ambito delle conferenze, anche quelle di aprile si terranno come sempre al centro civico Agorà di via Monviso, 7 ad Arese, il giovedì alle ore 15, con ingresso libero anche ai non soci.

Passata la pausa di Pasqua, il primo incontro del mese avrà luogo il 4 aprile con la conferenza su un tema di architettura di interni: Di che stile sei? Panoramica sugli stili di arredo contemporanei, in cui il relatore EUGENIO GIGLIOLA presenterà una carrellata di immagini e di suggestioni su ben sedici stili per arredare oggi una casa, alcuni più diffusi, altri più di nicchia, ma tutti con una certa valenza e di notevole interesse.
Eugenio Gigliola, dopo la laurea in architettura al Politecnico di Milano, si è dedicato all’insegnamento; in particolare, è stato docente di Discipline Progettuali, Architettura e Design presso il Liceo Artistico L. Fontana di Arese. Svolge da sempre anche la libera professione, occupandosi principalmente di ristrutturazioni e di arredamento.

Giovedì 11 aprile LUCIANO FUSTINONI proporrà un tema filosofico: Cosa siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? Una lettura non convenzionale de L’infinito di Leopardi, cercando le risposte più cogenti e significative fra i grandi della scienza, della filosofia e della letteratura.
Luciano Fustinoni si definisce “economista di professione, umanista di educazione, interessato alla filosofia e alla storia delle religioni per hobby, cristiano per fede”. Nella sua lunga esperienza di vita in Paesi di culture e religioni diverse ha maturato una "conoscenza pratica" dell'Ebraismo e dell’Islam.

Nell’incontro del 18 aprile FRANCO GRIFFINI ricorderà l’imminente festività nazionale con la conferenza: Italia, 25 aprile 1945. La svolta, in cui ripercorrerà gli avvenimenti storici dal settembre del 1944 - anno dello sfondamento della Linea Gotica da parte degli Alleati - alla liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista.
Franco Griffini si occupa da oltre cinquant’anni di storia dei due conflitti che hanno coinvolto l'Italia nel ‘900, con studi e viaggi in Europa sui diversi fronti. Ha contribuito alla stesura di volumi sulla storia della Prima Guerra mondiale. Ha l’hobby della pittura.

Giovedì 25 aprile non si terrà la consueta conferenza per la concomitanza della festività nazionale.

Uni Ter

Statuto

Luglio 2022

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XXVI Anno Accademico

Attività e Statistiche

Giugno 2023

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Uni Ter

Elenco Convenzioni

Ottobre 2023

L'UNI TER ha raggiunto degli accordi con negozi del circondario che concedono sconti dietro presentazione della nostra tessera di iscrizione. Se sei interessato a conoscere l'elenco di questi negozi clicca sull'immagine sottostante

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Cariche Sociali

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Soci fondatori

Ottobre 2013

Uni Ter

Vademecum Uni Ter

Settembre 2019

Accanto all’ufficialità dello Statuto, Il Vademecum è un documento che fornisce indicazioni pratiche su regole, comportamenti e consuetudini della nostra associazione. È un documento dinamico che terrà conto della realtà in continua evoluzione arricchendosi di nuovi temi man mano che si presenteranno. Hai dei dubbi? Vuoi delucidazioni? Consultare il documento è facile: segui semplicemente l’indice degli argomenti e trova quanto ti interessa. E se hai commenti o nuovi casi da proporre scrivici. Buona consultazione!

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